Questo articolo fa parte di una serie di contenuti tematici, realizzati appositamente per Aiutiamoli dai nostri esperti. Puoi trovare gli altri articoli qui:
Contenuti Tematici
Burnout
Scadenze complesse o irrealistiche, problemi con i colleghi, aumento di responsabilità senza un
compenso congruo, cambiamenti organizzativi o eventi nella sfera privata altamente stressanti come la
nascita di un figlio o il divorzio possono incidere sul nostro benessere lavorativo.
Il logorio psicofisico derivante da tale stress viene definito Burnout. Ci si sente “esauriti”, “prosciugati”,
si dorme poco e male, si ha la sensazione di non riuscire a dare il meglio , di non essere apprezzati dai
colleghi o di essere ostacolati da questi ultimi.
I sintomi del burnout investono quindi differenti livelli.
Dal punto di vista comportamentale è possibile che si faccia fatica ad essere puntuali e a concentrarsi.
Nella sfera relazionale ed emotiva capita che ci si senta emotivamente distaccati o che si abbiano
reazioni aggressive verso colleghi e superiori.
Infine a livello fisico vi sono frequenti emicranie, inappetenza, insonnia e senso di debolezza.
Il lavoro occupa una posizione importante nella definizione di sé e del ruolo che occupiamo nella società.
Ha a che fare con le nostre aspettative , con i nostri bisogni e con la nostra autostima. Capita però che ci
sia una discrepanza tra questi aspetti e l’attività che svolgiamo e questo può rappresentare una fonte di
forte stress connotato da demotivazione, delusione e disinteresse.
Tale condizione può impedirci di trovare soluzioni concrete, ci si sente bloccati ed impossibilitati ad
intraprendere qualsiasi azione . In questi casi, il supporto psicologico o la psicoterapia possono essere
percorsi utili a trovare nuove e più efficaci strategie per ritrovare la motivazione ed il benessere sul
posto di lavoro e nella vita privata.