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Cosa fare se un parente o un amico soffre di allucinazioni, deliri, o mette in atto comportamenti bizzarri?
Introduzione
Ci sono situazioni, spesso molto gravose, in cui è un famigliare o un amico a mostrare segni di
sofferenza. In alcuni casi, questa sofferenza può arrivare a portare la persona ad avere convinzioni
deliranti, idee o comportamenti molto bizzarri. Ad esempio rivelare alle persone vicine di sapere di
essere controllati sistematicamente da società segrete, aliene; o ritenere di essere legato
biologicamente, in maniera inverosimile, a figure religiose, demoniache, celebri o storiche.
Altre volte la persona può confidare di udire delle voci, magari generiche o attribuibili a personaggi
specifici. Risulta quasi impossibile far desistere l’interessato dalla propria convinzione, anche
portando le argomentazioni più logiche, finendo per discutere inasprendo il conflitto, provocando
una chiusura o un evitamento dell’argomento.
Check dei sintomi
Possono esserci innumerevoli modi secondo i quali una persona crea un vero e proprio distacco
dalla realtà rispetto al quale vede e esperisce il mondo circostante. C’è chi può esibire
comportamenti socialmente inadeguati, come parlare da solo in pubblico, o invece farlo quasi di
nascosto, in privato, difendendo la propria abitudine. In aggiunta c’è chi può tendere a isolarsi e
chiudersi molto in sé stesso, trascurando gli aspetti più basilari legati alla cura di sé, dell’igiene
personale o della propria alimentazione.
Descrizione
Nei disturbi psicotici, come ad esempio la schizofrenia, o il disturbo schizoaffettivo, la persona che
ne soffre effettua inconsapevolmente una distorsione della realtà, perdendo il legame con alcuni dei
vincoli (visivi, uditivi, tattili o di comportamento) che la caratterizzano.
La ricerca scientifica non è ancora riuscita a stabilire oggettivamente se questo processo abbia
origini esclusivamente genetiche, certo è che esistono fattori ereditari che ne aumentano l’incidenza,
così come esperienze di vita che possono influire nello sviluppo di questa sintomatologia.
Spesso la persona non riconosce di soffrire di un problema, mentre in alcuni casi si rende conto di
vedere o sentire cose che gli altri non vedono/sentono; nello stesso tempo è comune che sia restìa a
contattare un medico o uno psicologo per approfondire meglio la situazione.
Per i famigliari o le persone vicine è difficile comprendere la ragione di questa “follia”, sia capire
come occuparsene. Si rendono conto però che la persona cui vogliono bene, progressivamente
diventa meno autonoma, e finisce per trovarsi in situazioni di franca difficoltà, dovuta magari
all’imprevedibilità o alla sofferenza che talvolta questo tipo di distorsioni possono causare.
In alcuni casi l’accesso ai servizi di chi soffre di questi disturbi avviene per via di una situazione
ingravescente che ad un certo punto si realizza in un comportamento che può mettere a rischio o in
pericolo la persona stessa, o in rarissimi casi chi le sta attorno.
Indicazione
Ma cosa si può fare per aiutare qualcuno che soffre di allucinazioni o deliri? Come convincere chi
ha questo tipo di problematiche a ricevere un supporto?
E’ abbastanza raro che la persona sofferente di questo disturbo possa cercare autonomamente un
aiuto. Sono quindi spesso i famigliari, o gli affetti più cari, che sono al corrente della situazione che
si trovano in condizione di chiedere sostegno per sé stessi e per il loro caro. Esistono diversi servizi
territoriali che si occupano di queste situazioni complesse, tramite un lavoro di equipe di
professionisti (psicologi, psichiatri, assistenti sociali, educatori, ecc.), che sono in grado di dare un
supporto efficace e adatto ai bisogni del paziente e di chi gli è vicino. Tra i servizi che ci sentiamo
di consigliare, indichiamo i Centri Psico Sociali, che sono di competenza regionale, e sono il punto
di primo accesso e di coordinamento dei programmi di cura.
Di seguito un link con i contatti da utilizzare per richiedere un appuntamento, a seconda della zona
di residenza.
https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/efb3af7d-a612-40ee-8a52-a8bbeb0152c0/salute%2Bmentale%2BIndirizzi%2BCPS_12042017.xls?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-efb3af7d-a612-40ee-8a52-a8bbeb0152c0-lJwXYaM
In molti casi può essere utile un sostegno terapeutico, nonché uno spazio di confronto individuale
per i famigliari, che non di rado sono sottoposti a una situazione di stress elevato, confusione e
grande paura. Ci si può rivolgere ad uno psicologo o uno psicoterapeuta per approfondire la
situazione, ricevere delle indicazioni competenti e fare chiarezza rispetto ai propri vissuti. Per
richiedere un appuntamento, contatta: centropsicologico@aiutiamoli.it o telefona al 02.32.96.08.13.
Inoltre consigliamo di consultare le iniziative promosse dall’Associazione Aiutiamoli, attiva da oltre
30 anni, che coinvolge persone che soffrono di disagio psichico, i loro parenti, famigliari e amici.